Territori, imprese e istituzioni e le sfide della nuova normalità: come affrontare la ”Grande Onda”?
Festival del Cambiamento, atto primo. Si svolgerà il 26 e 27 maggio a Gorizia e Trieste la prima edizione dell’evento organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House Ambrosetti, con main sponsor BAT Italia, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dalla Fondazione CRTrieste e che ha ricevuto il Patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, del Comune di Gorizia e dell’Università degli Studi di Trieste. Sarà una due giorni di dibattiti che coinvolgerà esperti di livello internazionale su strategie e scenari di sviluppo, con la finalità di intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e nell’economia del nostro Paese con un respiro europeo ed internazionale. Il Forum si propone di diventare un appuntamento ricorrente sui grandi temi legati al cambiamento della società e dell’economia, massimizzando il coinvolgimento del territorio e del suo sistema imprenditoriale. Nel corso delle due giornate si potrà ascoltare il punto di vista di esperti, capi azienda, scienziati e rappresentanti delle Istituzioni su come sta cambiando il nostro modo di lavorare, vivere e fare business e come le città, la società, la pubblica amministrazione e le imprese possono affrontare con successo le nuove dinamiche della “grande onda” del cambiamento, in un’epoca storica di grande accelerazione e incertezza.
L’iniziativa, promossa dalla Camera di commercio Venezia Giulia, è una delle idee ritenute strategiche e ad alto potenziale dal percorso “Venezia Giulia 2025. Strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia”, realizzato nei mesi scorsi con il supporto di The European House Ambrosetti e svoltosi massimizzando il coinvolgimento del territorio e del suo sistema imprenditoriale.
La finalità ultima è sostenere l’attrattività del territorio, prefigurarne gli scenari di sviluppo, per il nostro Paese nel quadro di riferimento europeo ed internazionale.
Il Festival del Cambiamento si svolge in quella Venezia Giulia che, in virtù della propria storia e posizione geografica al centro dell’Europa, si pone quale snodo strategico dei principali transiti commerciali via terra e mare e polo di innovazione tecnologica, con una naturale vocazione ad intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e nell’economia.
L’evento sarà sia in presenza che digitale con la possibilità di seguire tutti gli approfondimenti collegandosi al sito web www.festivaldelcambiamento.com.
Il Festival del Cambiamento ha un significato davvero importante per la Camera di commercio Venezia Giulia – ha affermato il presidente, Antonio Paoletti – che con The European House Ambrosetti ha avviato ormai da due anni un percorso che ha coinvolto le parti imprenditoriali e sociali di questo territorio. Un percorso che ha iniziato a riscrivere e definire gli indirizzi di crescita per un tessuto socio-economico fondamentale per il Friuli Venezia Giulia, ma non solo. Abbiamo inteso in questi anni analizzare l’evoluzione economica e sociale guardando agli effetti generati dalla drammaticità della pandemia e dalla tragicità del conflitto in corso in Ucraina. Il Festival sarà un importante momento di confronto e dibattito con esperti e protagonisti della trasformazione in atto nella società a tutti i livelli.
La programmazione e le linee di intervento della Camera di commercio – ha ribadito il segretario generale, Pierluigi Medeot – si fondano su uno studio della situazione socio-economica che comprende sia l’analisi dei dati che il confronto con gli stakeholder del territorio, siano essi pubblici o privati non fa differenza. Questo è il metodo utilizzato da una istituzione che intende essere al servizio delle imprese e della società, guardando al futuro e ponendo le basi per progettarlo assieme ad esperti di fama internazionale.
Il programma della prima edizione del Festival del Cambiamento affronterà grandi temi di respiro globale che nei prossimi anni, e in parte già oggi, determineranno impatti anche su scala locale, influenzando così le scelte di istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini ha commentato Umberto Marchi, Partner di The European House – Ambrosetti. Le sessioni di lavoro del Festival tratteranno delle nuove dinamiche che stanno trasformando la vita di tutti i giorni, generando discontinuità e rivoluzionando i modelli di riferimento cui siamo abituati. A Gorizia si discuterà dello scenario geopolitico e di come le città si stanno adattando per tener conto di nuove modalità di lavoro, commercio e studio, oltre che delle sfide sociali e demografiche. Una sessione si focalizzerà sulle tecnologie del futuro, con esperti internazionali che ci spiegheranno quali opportunità sono offerte già oggi dall’evoluzione sul fronte della digitalizzazione dei processi, dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale e della mobilità a guida autonoma. Nella seconda giornata del Festival, a Trieste, discuteremo di come si può integrare il paradigma della sostenibilità nei business model delle imprese e delle tendenze nel settore turistico nell’epoca di “nuova normalità”. Il programma intende offrire tagli interpretativi ampi e variegati, unendo a testimonianze da più Paesi (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Usa, Israele, Oman) anche le voci di casi di eccellenza dal territorio della Venezia Giulia e dal resto d’Italia.
L’immagine dell’onda, liberamente ispirata alla xilografia del pittore giapponese Hokusai “La grande onda di Kanagawa” (prima metà dell’Ottocento) è stata scelta per il legame forte del territorio della Venezia Giulia e della sua economia con il mare. Una versione di quest’opera – ha ricordato Paoletti – è conservata al Museo Civico di Arte Orientale a Trieste. L’immagine rappresenta uno tsunami, quindi un elemento catastrofico come la pandemia da COVID-19 che si è abbattuta sul mondo e sull’Italia negli ultimi 2 anni, ma anche un fattore che può portare cambiamento in positivo, nuove opportunità e innovazioni, da “cavalcare” come se fossimo un surfista.
Riflettere sul tema del cambiamento è strategico. Grazie a questo evento, e grazie alla ampia e continuativa sinergia tra istituzioni e imprese, Trieste si pone oggi al centro di un dibattito che coinvolge industria, scienza, cultura: sono questi elementi, questo particolare clima che si vive in città, che hanno contribuito ad avvicinare BAT a Trieste. Qui, dove amministratori pubblici e privati, scienziati e tecnologi hanno imparato a fare squadra e a lavorare e pensare insieme stiamo realizzando il nostro Innovation Hub, un polo di innovazione e sostenibilità di livello mondiale che offrirà un importante contributo allo sviluppo del territorio grazie a un investimento fino a 500 milioni di euro e 2.700 posti di lavoro stimati in 5 anni>, ha dichiarato Andrea Di Paolo, Vice Presidente BAT Trieste e Responsabile Affari Legali, Regolamentari e Compliance Area Sud Europa.
Le conseguenze della pandemia e del conflitto attualmente in corso, hanno costretto a rapportarsi con la crisi sanitaria, economica, finanziaria e soprattutto sociale. La Fondazione CRTrieste – sono le parole della presidente, Tiziana Benussi – ha sostenuto con convinzione questo importante momento di confronto tra gli esperti ed i rappresentanti delle Istituzioni per tentare di anticipare i cambiamenti in atto in un’epoca di grande incertezza.
Il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia – ha riferito il presidente, Alberto Bergamin – a questa importante iniziativa si situa nel contesto della comunione d’intenti che unisce la stessa Fondazione e la Camera di commercio della Venezia Giulia. Una collaborazione ad ampio raggio che sul piano economico-sociale sta imprimendo ed imprimerà sempre di più un cambio di passo al nostro territorio. Il Festival del Cambiamento testimonia dunque la volontà di mettere in campo, ancora una volta, sinergie e strategie condivise per contribuire con efficacia allo sviluppo di società sostenibili in campo ambientale e sociale, all’innovazione e alla valorizzazione, anche turistica, del territorio locale, in direzione di “Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.
Trieste, 12 maggio 2022