PRESENTATA LA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CAMBIAMENTO
Presentata questa mattina, nella sede di Trieste della Camera di commercio Venezia Giulia,
la seconda edizione del Festival del Cambiamento che si svolgerà a Gorizia (palazzo de
Bassa) e Trieste (Palazzo della Borsa Vecchia) il 10 e 11 maggio.
Alla presentazione sono intervenuti Antonio Paoletti, presidente della Camera di
Commercio Venezia Giulia, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, l’assessore del Comune
di Gorizia, Sarah Filisetti, Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile Scenari e Intelligence
di The European House – Ambrosetti, Andrea Di Paolo, vice presidente BAT Trieste, Perluigi
Medeot, segretario generale della Camera di Commercio Venezia Giulia, Diego Abenante
per la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e Loredana Catalfamo per la Fondazione
CRTrieste.
Il Festival del Cambiamento, organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia e The
European House – Ambrosetti, è organizzato nella Venezia Giulia in virtù della propria storia
e posizione geografica collocata al centro dell’Europa. Un territorio che è snodo strategico
dei principali transiti commerciali via terra e mare e polo di innovazione tecnologica, con
una naturale vocazione ad intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e
nell’economia.
Giunto alla seconda edizione il Festival si pone quale appuntamento ricorrente,
massimizzando il coinvolgimento del territorio e del suo sistema imprenditoriale e ha come
main sponsor BAT Italia. Il Festival del Cambiamento gode del sostegno della Fondazione
CRTrieste, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e di Unioncamere, nonchè del
patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Gorizia, del Comune di Trieste
e dell’Università degli Studi di Trieste.
Nel suo intervento di apertura il presidente Antonio Paoletti ha evidenziato l’importanza di “parlare di come il mondo stia cambiando, nel lavoro, nel modo di fare business, nella società in generale. Ci aspettano grandi sfide, parlo ad esempio dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, alla quale prima si guardava con grande interesse ed ora con qualche timore. Ma penso anche alla transizione energetica, a quella digitale e a quanto sia fondamentale anticipare i cambiamenti che stanno avvenendo nell’economia e nella comunità”.
Anche sindaco Roberto Dipiazza ha parlato della “necessità di parlare di cambiamento in un momento in cui tutto corre veloce” anche se “mi sento di dire che Trieste è al passo con i tempi. Qui di trasformazioni, positive, ne stiamo vedendo tante. Sono comunque temi sui quali serve riflettere tutti insieme, tra enti pubblici e imprese”.
“Grazie alla Camera di commercio della Venezia Giulia per l’interessante proposta culturale che si inserisce in un contesto improntato al cambiamento” ha detto l’assessore Sarah Filisetti, “il Comune di Gorizia apprezza questo approccio del festival, che ci indica come passare da una teoria a una pratica del cambiamento, con argomenti che, come lo scorso anno, saranno di sicuro interesse per tutti”.
Lorenzo Tavazzi nel ricordare che per il secondo anno The European House – Ambrosetti affianca la Camera di commercio Venezia Giulia nell’organizzazione del Festival del Cambiamento, ha rilevato che “l’edizione 2023 sarà l’occasione per confrontarsi sui grandi temi che i decisori aziendali e politici devono tenere a mente per affrontare uno scenario oggi più che mai in rapida evoluzione e forte accelerazione”. “Nel contesto attuale i trend già emersi a seguito dell’avvento della pandemia si sono rafforzati e si sommano ad alcuni fattori di crisi destinati a perdurare anche nei mesi a venire. Le caratteristiche produttive, le competenze scientifiche e tecniche, gli investimenti fatti negli ultimi anni, oltre che la natura di hub di collegamento e accesso per mercati dell’Europa Centrale, rendono il Friuli Venezia Giulia e i territori di Trieste e Gorizia – ha proseguito Tavazzi – particolarmente ben posizionati per sfruttare le opportunità derivanti dai grandi cambiamenti in atto”.
Il Festival richiamerà oltre 30 tra esperti, policymaker e business leader da tutto il mondo da tutto il mondo e metterà al centro del dibattito gli impatti per le imprese, la società e i territori in 4 filoni tematici: il cambiamento degli equilibri mondiali e gli impatti per l’Italia; il cambiamento nei modelli di produzione e consumo; il cambiamento nel lavoro; transizione digitale, intelligenza artificiale e il cambiamento nella scienza. The European House – Ambrosetti arricchirà con le proprie analisi il dibattito del Festival, con un approfondimento specifico su come le imprese italiane, del Friuli – Venezia Giulia e dei suoi territori stanno affrontando le sfide della transizione sostenibile e declinando i paradigmi ESG, con quali azioni e rispetto a quali priorità d’intervento.
“Due dati paradigmatici: da un lato, l’inverno demografico dell’Italia, se non gestito adeguatamente, porterà – ha concluso Tavazzi – entro il 2035 ad una riduzione di 4,4 milioni di persone in età lavorativa, a fronte di un 3,6 milioni di persone over 65 in più; dall’altro, solo un’impresa su 10 si dichiara ben posizionata sui temi ESG, confermando la necessità di un percorso di supporto strategico per guidare la transizione sostenibile in Italia”.
“Anche quest’anno supportiamo il Festival del Cambiamento, un appuntamento” ha evidenziato Andrea Di Paolo “che si propone di creare un momento di riflessione e confronto sui grandi temi d’attualità della nostra società. Siamo felici di partecipare per il secondo anno consecutivo alla realizzazione di questo evento e il nostro augurio è che il Festival del Cambiamento continui ad essere un punto di riferimento per la discussione sui sempre più urgenti cambiamenti che siamo portati ad affrontare come azienda, società e singoli individui”.
Pierluigi Medeot ha ricordato come “la Camera di commercio ha lo scopo di sviluppare territorio e imprese. E ogni anno il nostro territorio riveste posizioni importanti in diverse classifiche italiane, che riguardano vari settori. Per restare in cima bisogna anticipare e migliorare gli scenari futuri. Questa filosofia, e questa lungimiranza, ispira la continuazione e lo sviluppo di un Festival che guarda al futuro”.
Diego Abenante, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, da parte sua ha sottolineato come la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia “sostiene l’evento fin dalla sua prima edizione, per un’attenzione anche alla conoscenza e alla ricerca scientifica a tutti i livelli. Con convinzione ed entusiasmo siamo vicini a questa importante iniziativa. Entrambe le giornate sono molto stimolanti. A Gorizia in particolare lo scenario si allarga a livello internazionale e per noi questo aspetto riveste un grande interesse”. Loredana Catalfamo di Fondazione CRTrieste ha parlato di un Festival “che appoggiamo perché siamo convinti sia importante riflettere su temi strategici. Crediamo sia fondamentale affrontare discorsi come quello della crisi geopolitica mondiale, del mondo del lavoro o della transizione verde. Comprendere questi fenomeni, significa essere pronti ai mutamenti de futuro”.
Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, a margine della conferenza stampa odierna, in una nota ha aggiunto che “La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia conferma il suo sostegno anche alla seconda edizione di questa manifestazione, che rappresenta un importante tassello nella più ampia collaborazione tra la stessa Fondazione e la Camera di commercio della Venezia Giulia. Il Festival del Cambiamento ha il pregio di portare l’attenzione su tematiche di grande attualità e interesse trasversale, offrendo un contributo importante per meglio comprendere i grandi cambiamenti che interessano la nostra società e il nostro sistema economico. Questa manifestazione rappresenta inoltre un importante stimolo a trovare – tramite la condivisione tra i vari attori locali – soluzioni sempre più efficaci per affrontare le nuove sfide e per dare ulteriore slancio allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, nel quadro degli importanti cambiamenti dello scenario internazionale in conseguenza dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia”.
Tra i temi in programma nel corso delle due giornate, si parlerà di come sta cambiando il nostro modo di lavorare, vivere, muoverci e fare business, alla luce dello scenario europeo, degli obiettivi di sostenibilità per le imprese, dei modelli di innovazione, del contributo della scienza e dell’intelligenza artificiale, del valore del capitale umano, con particolare enfasi su come il tessuto imprenditoriale e il territorio possano affrontare con successo le dinamiche dell’onda del cambiamento, in un’epoca storica di grande incertezza ed accelerazione.
Si tratta di una due giorni di dibattiti e confronti di livello internazionale su strategie e scenari di sviluppo, con l’intento di intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e nell’economia del nostro Paese con uno sguardo più ampio anche all’Europa e più in generale al contesto internazionale.
Il Forum punta a diventare un appuntamento fisso sui grandi temi legati al cambiamento della società e dell’economia. Tra i temi affrontati in questa edizione ci sarà cambiamento nel settore del lavoro, ma si parlerà ampiamente anche dei mutamenti nella scienza e nella transizione digitale che, attraverso l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulle imprese, sarà esplorata come motore di produttività e fattore di crescita economica per le imprese, con particolare attenzione all’aerospazio e le ricadute economiche in termini economici e di ricerca.